Assistenza Pneumatici

Blue Gomme è
esperto di pneumatici da più di 60 anni.

Se desideri usufruire a lungo dei tuoi pneumatici, una cura adeguata è essenziale.

Blue Gomme offre una gamma completa di servizi: bilanciatura, cambio e riparazione degli pneumatici e cerchi per tutti i tipi di veicoli, autovetture, camion, moto e veicoli industriali, oltre alla vendita di prodotti di alta qualità delle marche leader.

La nostra gamma completa di servizi non è limitata al montaggio professionale di pneumatici e cerchi. Offriamo lo stoccaggio degli pneumatici invernali o estivi in condizioni ottimali fino alla stagione successiva.

Inoltre, gli pneumatici sono esposti, sia inverno che in estate, a condizioni estreme: ghiaccio, neve, fango, pietre, calore e urti contro i marciapiedi. Pertanto, essi devono essere controllati regolarmente, tutto il lavoro è effettuato da personale qualificato e appositamente istruito in modo che la tua auto sia in buone mani.

Grazie ai servizi di alta qualità, puoi beneficiare di:

  • Equilibratura Gomme
  • Convergenza Gomme
  • Servizio TPMS
  • Assetto Auto & Moto
  • Inversione Pneumatici
  • Deposito Gomme Gratuito per i Clienti.

i Pneumatici i fondamentali

Con anni di esperienza sappiamo quanto sono importanti i pneumatici del tuo mezzo. Vediamo insieme perché avere sempre  le gomme della tua auto in perfette condizioni: Convergenza, Equilibratura, Assetto, Inversione e TPMS.

CONVERGENZA PNEUMATICI

LA CONVERGENZA: UN CONTROLLO DA NON DIMENTICARE

Le ruote delle auto non sono montate in modo perfettamente perpendicolare alla strada: se così fosse la vettura risulterebbe impossibile da guidare, perché le forze che si sviluppano durante la marcia e che agiscono sui pneumatici ne devierebbero la traiettoria. Per riequilibrare al meglio tali forze, è necessario che le ruote siano installate sul veicolo secondo determinate angolazioni, che vengono decise dalla casa costruttrice. Purtroppo, però, ripetuti urti contro il marciapiede o altri imprevisti possono compromettere questi valori, che vanno ripristinate in officina per assicurarsi una guida comoda e sicura.

Fra gli angoli da controllare (ed eventualmente correggere) periodicamente c’è la convergenza. Raccomandiamo di farla verificare presso le nostre officine almeno una volta l’anno.

CHE COS’È LA CONVERGENZA?

La convergenza è una delle regolazioni che permettono di correggere i problemi di traiettoria e di aderenza dei pneumatici, controbilanciando le forze che agiscono su di essi in modo da renderne nullo l’effetto, con il risultato di rendere la guida più stabile e migliorare la reattività della vettura allo sterzo, diminuendo al contrario l’influenza dalle sollecitazioni date dal contatto con l’asfalto.

La convergenza si misura in gradi e questa misurazione viene eseguita dal gommista tra il punto più avanzato e quello più arretrato del cerchione, all’altezza del mozzo.

Vi è convergenza negativa (detta anche “aperta” o divergenza) quando la a parte anteriore della ruota punta verso l’esterno dell’auto. Immaginate di guardare dall’alto il vostro veicolo e di far passare attraverso i cerchi due linee rette: in questo caso il punto di intersezione tra le due rette si troverà dietro il veicolo.

Vi è convergenza positiva (detta anche “chiusa”) quando la parte anteriore della ruota punta verso l’interno dell’auto. In questo caso, sempre immaginando sempre di vedere la vettura, il punto di intersezione tra le rette passanti per le due ruote si intersecano davanti al veicolo.

Questa regola vale sia per l’asse anteriore (avantreno) che quello posteriore (retrotreno).

Una convergenza errata costringe il guidatore ad effettuare manovre correttive forzate durante la guida, che possono compromettere la sua sicurezza oltre a causare un consumo irregolare e non omogeneo dei pneumatici.

QUANDO È NECESSARIO RIPRISTINARE LA CONVERGENZA

I motivi per cui la convergenza viene compromessa possono essere diversi. Ad esempio, durante la guida una ruota può finire in una buca particolarmente profonda o dai bordi molto netti, risultandone deviata nella posizione. Ma anche ripetuti urti contro i marciapiedi (specialmente quando vi si sale) tendono a modificare la regolazione iniziale, così come il cattivo stato di manutenzione delle sospensioni o le loro parti meccaniche montate in maniera errata.

Un esame attento dei pneumatici permette di riconoscere una convergenza errata anche a occhio nudo: se una parte del battistrada è molto più consumata rispetto all’altra, infatti, sarà necessario eseguire una verifica in officina e, molto probabilmente, un ripristino per tutte e quattro le ruote. Va considerato che, se non si interviene, in queste condizioni la vettura accuserà un maggior consumo di carburante, una superiore rumorosità di rotolamento e vibrazioni più marcate.

Può essere necessario ripristinare la corretta angolazione dei pneumatici anche quando il volante non si riallinea da solo dopo una svolta con sufficiente prontezza. Un altro campanello d’allarme si ha quando veicolo tende a virare a destra o a sinistra su una strada rettilinea: questo tipo di effetto, però, può essere dovuto anche a una semplice differenza nella pressione di gonfiaggio delle gomme, quindi consigliamo una visita dal gommista per accertarsi della reale entità del problema.

In ogni caso, la regolazione della convergenza è un’operazione delicata e veramente importante per la sicurezza di marcia: per questo consigliamo di affidarsi alla nostra professionalità per sottoporre la propria auto ai controlli necessari. Grazie all’elevata professionalità e competenza dei nostri tecnici, ma anche ai macchinari di ultima generazione di cui sono dotate le nostre officine, potrete contare sulla migliore assistenza per una manutenzione impeccabile.

COME VIENE CORRETTA LA CONVERGENZA

Prima di passare ai controlli computerizzati, il gommista comincia con una revisione generale delle sospensioni e un controllo manuale dei giochi meccanici di tutti i loro componenti, esaminando cuscinetti, mozzi, tiranti e braccetti. Segue poi l’analisi dei pneumatici, con la verifica della loro pressione ed eventualmente il successivo gonfiaggio di quelli che lo necessitano, così da livellare uniformemente la vettura.

Solo dopo questo primo intervento si passa alla fase successiva, che prevede l’utilizzo di un apparecchio computerizzato: i macchinari installati, infatti, sono tutti ultramoderni e dotati di tecnologie 3D e raggi laser. Queste nuove tecnologie permettono di rilevare in modo automatico gli angoli geometrici delle ruote in pochissimi minuti, così da poterli correggere in modo impeccabile.

Il computer comincia effettuando le misurazioni dell’asse posteriore del veicolo (prendendo in esame, oltre alla convergenza, la campanatura e l’angolo di spinta). Successivamente viene controllato l’asse anteriore (in questo caso vengono controllate anche la campanatura e l’incidenza). Se i rilevamenti di questi parametri si discostano da quelli indicati dal produttore del veicolo, si procede alla regolazione dei componenti meccanici che li determinano: nel nostro caso si tratta di alcuni attacchi specifici sulle sospensioni.

È buona norma, quando si effettua la convergenza (che sarà misurata, oltre che in gradi, anche in millimetri), procedere poi all’equilibratura, operazione che consente di “bilanciare” i pneumatici correggendone la rotazione finché non risulta regolare ed omogenea.

 

EQUILIBRATURA PNEUMATICI

L’equilibratura dei pneumatici (statica o dinamica) serve per rendere omogenea la rotazione dei cerchi con la gomma e si effettua mediante fissaggio di contrappesi sia sul lato interno che esterno del cerchione. Presso le nostre officine, la vostra vettura sarà analizzata tramite un macchinario che verifica lo squilibrio tra l’asse di rotazione e la massa del pneumatico. Lo squilibrio, se presente, verrà poi corretto applicando dei contrappesi autoadesivi che riportano la rotazione dell’asse perfettamente allineata alla strada.

Se i pneumatici non sono perfettamente equilibrati possono provocare vibrazioni – anche violente – del volante (in particolare quando si raggiungono e si superano i cento chilometri all’ora) oltre ad una maggiore usura del pneumatico nel corso del tempo. In questi casi si consiglia sia di effettuare la convergenza, che agisce sia sul pneumatico che sul sistema di sterzata, e l’equilibratura.

I nostri esperti provvederanno a verificare in modo scrupoloso l’assetto geometrico delle ruote, utilizzando software dedicati e dotazione diagnostica. Nel caso si riveli necessario, procederanno a regolare gli organi della sospensione anteriore e posteriore per evitare che si usurino in modo anormale.

Oltre ai casi sopra citati, sono diversi i sintomi che indicano la presenza di uno squilibrio delle ruote: quando si avverte distintamente che la macchina urta qualcosa, quando si registra una marcata usura (specie se presente in modo irregolare sul battistrada) dei pneumatici, se alla guida si riscontrano particolari problemi al momento della sterzata, quando dopo una curva il volante non ritorna facilmente nella sua posizione iniziale, se il volante rimane anche solo leggermente inclinato percorrendo una strada rettilinea, al momento dell’acquisto di uno nuovo treno di pneumatici o quando si sostituiscono componenti delle sospensioni o dello sterzo.

Anche se i termini variano da modello a modello, generalmente l’equilibratura è un’operazione che va effettuata ogni 10.000 km. Più in generale, si consiglia di procedere all’equilibratura nel cambio di stagione, quando si effettua il consueto cambio gomme (da quelle invernali a quelle per i mesi estivi, e viceversa).

Non procedere con la regolazione dell’assetto delle ruote può accorciare fortemente la vita del pneumatico. Inoltre guidare un’auto in assetto migliora notevolmente la sicurezza ed il comfort del conducente e dei passeggeri. Equilibrare perfettamente tutte e quattro le ruote del veicolo ottimizza le prestazioni e diminuisce considerevolmente il consumo di carburante.

QUAL È LA DIFFERENZA TRA GEOMETRIA ED EQUILIBRATURA DEI PNEUMATICI?

Spesso geometria ed equilibratura vengono confuse. Sono molte, invece, le differenze tra queste due operazioni.

La geometria o convergenza è la regolazione dell’angolatura delle ruote. I pneumatici devono mantenere in ogni momento i valori stabiliti dal costruttore del veicolo.

L’equilibratura invece consiste nell’aggiunta di contrappesi ai due lati del cerchione per permettere alle ruote di procedere senza comportare alcuna vibrazione al veicolo, in modo particolare quando si viaggia a velocità elevate.

Portando la vostra vettura presso i nostri centri potrete riequilibrare i vostri pneumatici ed effettuare la convergenza delle ruote, sia anteriori che posteriori.

I nostri esperti vi consiglieranno il modello di pneumatico più adatto al modello della vostra vettura e al vostro stile di guida. Come abbiamo visto, anche la scelta dei cerchioni è di grande rilevanza per la guida, per cui a vostra disposizione avrete un’ampia gamma di cerchi in lega, caratterizzati da un peso ridotto, una migliore capacità di raffreddamento dei freni e un migliore assorbimento degli urti.

Presso le nostre officine troverete: vendita di prodotti per la vostra auto, accurato servizio di assistenza tecnica ed elettronica, revisione, riparazione, montaggio e sostituzione delle parti da equilibrare, ma anche servizi semplici ed efficaci come il gonfiaggio delle gomme.

 

Che cos’è il TPMS?

L’abbreviazione TPMS si riferisce al sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici (in inglese: Tyre Pressure Monitoring System).

Il TPMS è un sistema di controllo integrato della pressione degli pneumatici nei veicoli.

Segnalazione automatica e diretta di una perdita di pressione su uno o più pneumatici al verificarsi del problema con avvertimento a display.

OBIETTIVI:

aumento della sicurezza di guida e diminuzione del numero di incidenti; una pressione errata degli pneumatici può causare il prolungamento dello spazio di frenata, può avere una ripercussione negativa sulla posizione del veicolo in curva e può provocare il surriscaldamento degli pneumatici;

una pressione degli pneumatici non ottimale implica un maggiore consumo di carburante;

riduzione del logoramento degli pneumatici dovuto a una maggiore resistenza al rotolamento e all’emissione di CO2.

VANTAGGI:

eventuali problemi agli pneumatici vengono immediatamente segnalati al conducente;

tali problemi possono essere risolti in tempo;

i controlli manuali della pressione diventano di conseguenza superflui.

ASSETTO AUTO E MOTO

L’ASSETTO, IL PRIMO PASSO PER VIAGGIARE IN SICUREZZA

Se il pneumatico è l’elemento che mette in contatto l’auto e gli altri veicoli con il manto stradale, non basta prendersi cura di questo componente (accertandosi di acquistare un modello con mescola di buona qualità e controllando frequentemente l’usura del battistrada) per assicurarsi una tenuta di strada impeccabile.

Perché la vettura mantenga fedelmente le traiettorie impostate, infatti, è necessario che le ruote non siano perfettamente perpendicolari al terreno, ma che al contrario siano montate nelle proprie sedi rispettando una complessa angolazione (in diverse direzioni) definita dal produttore: solo in questa maniera si può essere certi che quando subiranno sollecitazioni, soprattutto in curva, aderiranno in modo corretto all’asfalto e garantiranno la direzionalità dell’auto. In altri termini, se gli angoli calcolati dalla casa costruttrice (detti “angoli caratteristici”) si alterano e non vengono ripristinati, l’auto diventerà molto più difficile da guidare e potenzialmente pericolosa.

L’insieme di questi angoli e delle regolazioni delle strutture che collegano le ruote all’auto (le sospensioni) viene detto “assetto”. È molto importante che questo e della vostra vettura, a cui pochi automobilisti prestano attenzione, sia oggetto di un’attenta manutenzione e di controlli periodici. Ciò vale a maggior ragione per le auto ad alte prestazioni e per quelle che montano pneumatici di alta qualità, il cui potenziale non sarebbe mai sfruttabile in assenza di regolazioni corrette.

Oltre a ottimizzare il comportamento stradale nelle condizioni più critiche (per esempio l’accelerazione, la frenata o le curve strette), un buon settaggio dell’assetto garantisce numerose funzionalità indispensabili durante la marcia, come il ritorno dello sterzo dopo una svolta o un tornante. Ecco perché è così importante curare questo elemento.

Come capire quando c’è qualche problema? Già un semplice controllo visivo delle gomme, operazione che gli automobilisti più attenti dovrebbero effettuare regolarmente, può essere rivelatore: quando l’usura è irregolare (per esempio maggiore verso l’interno del pneumatico), l’angolazione della ruota potrebbe essersi alterata e necessitare di un intervento che la riporti ai valori iniziali. Un segnale ancora più importante è la presenza di vibrazioni anomale del volante, quasi sempre indicative di un difetto. In questi casi è opportuno portare la propria automobile in Officina per una revisione da parte di professionisti e personale qualificato che potrà intervenire per riparare o sostituire tutte le parti danneggiate.

Tra le regolazioni del sofisticato sistema di angoli di cui si parlava sopra, le più conosciute sono la convergenza e la campanatura. Esse sono riferite alla posizione che la ruota assume rispetto al piano stradale quando è in posizione diritta e per nulla sterzata.

Guardando la vettura dall’alto, se le due ruote di uno stesso asse “convergono” verso l’anteriore si dice che l’angolo di convergenza è positivo, se invece “divergono” si dice che l’angolo è negativo. Per quanto riguarda l’asse anteriore in particolare, però, una convergenza negativa è pressoché impossibile da trovare: questo perché quella positiva conferisce maggiore stabilità in frenata, quando entrano in gioco elevate forze fisiche che farebbero divergere le ruote, quindi vanno riequilibrate.

Il secondo angolo di cui bisogna tener conto viene detto campanatura (o “camber” in inglese). Esso si riferisce alla la posizione delle ruote vista non più dall’alto (come nel caso della convergenza), ma frontalmente. L’angolo di camber è negativo quando le ruote si inclinano verso l’interno della vettura, facendo convergere i loro assi immaginari sopra il tetto, mentre è positiva se le ruote sono inclinate verso l’esterno dell’auto e questi assi si incontrano al di sotto del piano stradale.

La campanatura serve per far lavorare i pneumatici nel modo migliore in curva, permettendo una superficie di appoggio superiore rispetto a quella che si otterrebbe se fossero perfettamente perpendicolari.

Oltre a questi angoli, i più importanti, ce ne sono altri che si riferiscono all’asse dello sterzo (attorno al quale gira tutto il complesso della ruota e dei suoi attacchi alle sospensioni). Si tratta dell’angolo di incidenza (o “caster”) e del “king pin” (o “offset”).

L’asse dello sterzo non mai è perfettamente verticale: ciò significa che le due ruote anteriori non ruotano su un’immaginaria linea dritta, come una trottola, ma su una inclinata in diverse direzioni. Guardando la vettura lateralmente, quando tale linea è inclinata all’indietro si dice che l’incidenza è positiva: una regolazione di questo tipo fornisce stabilità al comando dello sterzo, riducendo fortemente l’influsso delle sconnessioni sul volante e migliorando la direzionalità dell’auto.

Guardando l’auto frontalmente, invece, l’asse di sterzo è sempre inclinato verso l’interno del veicolo: si dice quindi che la vettura ha un “king pin” positivo. Questo angolo non è regolabile in fase di manutenzione: ciò significa che se un meccanico rileva un’anomalia rispetto ai valori impostati dalla casa costruttrice, essa non può essere legata a un intervento precedente, anche effettuato presso un’altra officina, ma è sicuramente sintomo di un guasto o di una deformazione.

Se questi ultimi due angoli (incidenza e king pin) fossero stati impostati dal produttore come neutri, cioè se l’asse di sterzo non fosse inclinato, non si potrebbe godere del ritorno automatico del volante in posizione dopo una curva o una svolta e la traiettoria impressa alla vettura non potrebbe essere mantenuta su una strada dal suolo irregolare.

Solitamente le aziende produttrici predispongono già l’assetto in modo da garantire il miglior compromesso fra l’aderenza dei pneumatici, la sicurezza di marcia e il comfort nell’assorbimento delle asperità. Per questo motivo, quando l’automobile viene portata dal gommista l’operazione che viene eseguita si limita, di norma, alla verifica che le angolature presenti corrispondano a quelle effettivamente indicate dalla casa.

Tuttavia, alcuni degli angoli caratteristici sono modificabili in officina. Ogni intervento deve essere effettuato con la massima professionalità e il massimo criterio, come avviene presso i le nostre Officine, perché incide direttamente sulla sicurezza di marcia.

Variare l’angolo di convergenza è la modifica più semplice. Viene eseguita ruotando un’apposita vite situata nella scatola dello sterzo, che modificare la lunghezza di due dei braccetti a cui sono attaccate le ruote. L’incremento dell’angolo di convergenza per le ruote dell’asse anteriore non apporta necessariamente una migliore guidabilità, ma può provocare, per contro, una maggiore usura del pneumatico. Questo accade perché il suo piano di appoggio laterale risulta maggiore, data la superiore inclinazione rispetto al senso di marcia. Alcuni veicoli prevedono una regolazione della convergenza anche per le ruote posteriori: in questo caso è molto più frequente trovare angolature positive o negative, a seconda del tipo di vettura.

Se si vuole, in generale, far modificare questa regolazione sulla propria vettura, è opportuno sapere che aumentando una convergenza positiva si può ottenere una buona tenuta laterale, ma si aumentano le difficoltà dell’ingresso in curva, mentre aprendo la convergenza si facilita l’ingresso in curva, rischiando però un notevole sovrasterzo (allargamento della traiettoria con la coda).

Un esempio utile a capire quanto sia delicata la modifica degli angoli caratteristici è relativo alla campanatura (che incide notevolmente sulla tenuta di strada). Per rendersene conto bisogna partire dal concetto che la sollecitazione trasversale a cui è sottoposto il pneumatico in curva provoca la sua deformazione: la parte esterna del battistrada si schiaccia sul terreno, mentre quella interna tende a sollevarsi. Alla luce di ciò, una campanatura negativa aiuterebbe a far aderire meglio la ruota. Tuttavia, questo tipo di assetto porta a un’usura maggiore del battistrada durante i tragitti rettilinei e a una diminuzione del grip in accelerazione e frenata (poichè in queste condizioni si riduce la superficie d’appoggio). Quindi modificare il valore della campanatura, sulle auto per cui è possibile, è un’operazione molto delicata: la effettua quasi esclusivamente chi è appassionato di motori come sport e vuole che il proprio veicolo sia preparato per la pista.

Gli automobilisti che, invece, desiderano semplicemente migliorare la tenuta di strada del proprio veicolo, senza eccessive velleità sportive, possono far abbassare la scocca di qualche centimetro (in questo caso si parla di “assetto ribassato”). Questa operazione comporterà comunque una diminuzione, più o meno marcata, del comfort di guida e della morbidezza su buche e sconnessioni.

Per procedere con l’intervento, esistono sul mercato numerosi kit di modifica. È possibile scegliere fra diversi di tipi di molle, con livelli di durezza e altezza molto variabili, e fra altrettante tipologie di ammortizzatori, dalla taratura più o meno rigida o addirittura registrabile. In tutti i casi si abbassa il baricentro del veicolo, pertanto si ottiene maggiore stabilità e, nello stesso tempo, maggiore reattività durante i cambi repentini di traiettoria. Inoltre il rollio, cioè la tendenza dell’auto a “coricarsi” in curva, viene molto ridotto, il che enfatizza ulteriormente il senso di stabilità.

Anche la semplice sostituzione degli ammortizzatori con una tipologia diversa da quella prevista dalla casa costruttrice determina una modifica notevole dell’assetto di una vettura. Questi componenti, infatti, influiscono sul movimento della ruota rallentandone l’andamento sussultorio, cioè lo spostamento verso l’alto o verso il basso dovuto alle irregolarità dell’asfalto. Ammortizzatori più rigidi migliorano la tenuta di strada perché l’oscillazione è minore, tuttavia peggiorano il comfort e, in condizioni limite, possono peggiorare il contatto della gomma con l’asfalto.

INVERSIONE PNEUMATICI

INVERTIRE I PNEUMATICI: COSA SIGNIFICA E QUANDO FARLO?

Mantenere i pneumatici in buona salute è fondamentale per la sicurezza della propria vettura. È importante, quindi, adottare alcune accortezze come controllare spesso la pressione di gonfiaggio o, ad esempio, esaminare bene lo stato della gomma se capita di percorrere un lungo tratto non asfaltato.

Accanto a queste attenzioni che è possibile dedicare da soli alla propria auto, però, ce ne sono altre che vanno assolutamente affidate a un tecnico specializzato. Fra queste, una delle più importanti è la cosiddetta “inversione delle gomme”.

Essa permette di ovviare alle differenze di usura che si creano fra i diversi pneumatici a causa della trazione e della distribuzione del peso della vettura, entrambe non uniformi.

VALUTARE L’USURA DEI PNEUMATICI

Se non avete mai effettuato la modifica posizionale delle gomme (l’inversione, appunto) il primo elemento che può indicarne la necessità è l’usura. Per esaminare questo aspetto è sufficiente controllare visivamente il battistrada e verificare se sono presenti gli indicatori che appaiono quando viene raggiunto il livello massimo di consumo consentito dalla legge, pari a 1,6 millimetri.

Tuttavia, non è tanto l’avanzamento dell’usura a determinare la necessità dell’inversione, quanto la sua irregolarità. Facilmente, ad esempio, su una vettura a motore anteriore sarà possibile riscontrare un maggior consumo dei pneumatici davanti, a causa del peso che grava su di essi. L’inversione andrebbe effettuata a intervalli regolari, fin dall’inizio della vita dell’auto, proprio per prevenire queste differenze.

Con questa operazione, peraltro, si allunga la durata delle gomme e si migliorano i consumi di carburante.

OGNI QUANTO PROCEDERE ALL’INVERSIONE?

Come regola generale, si consiglia di seguire le indicazioni del manuale d’uso e manutenzione della vettura e di valutare l’utilizzo che se ne fa, ossia se si guida prevalentemente in città, in autostrada o su percorsi extraurbani.

Il consiglio dei gommisti è quello di invertire i pneumatici dall’asse posteriore all’anteriore (e viceversa) ogni 10.000 o 15.000 chilometri, o in alternativa almeno una volta all’anno, specialmente se si notano segni di usura molto difformi da un pneumatico all’altro. Questo perché le gomme anteriori si usurano nella maggior parte dei casi molto più velocemente di quelle posteriori. Nelle automobili 4×4 e nei fuoristrada, invece, l’inversione va effettuata in modo incrociato.

VANNO POI SEGNALATE ALCUNE SPECIFICITÀ

Se la vettura monta pneumatici “unidirezionali”, chiamati in questo modo in quanto devono ruotare solo in un determinato senso per favorire il deflusso dell’acqua su fondo bagnato (riconoscibili da una freccia sul lato esterno che indica il senso di rotazione), non è possibile invertire le ruote del lato sinistro con quelle del lato destro e viceversa. Questa tipologia di pneumatici garantisce prestazioni più elevate ma richiede, come detto, il montaggio in una posizione ben specifica. In alcuni casi è però possibile “girarli” sul cerchio, quindi installarli in modo diverso sullo stesso lato della vettura: ciò è utile quando si evidenzia un forte consumo sulla parte esterna della gomma.

In generale, comunque, si consiglia di montare su tutte le ruote gomme della medesima marca: infatti, anche a parità di dimensioni e altri codici, talvolta fra modelli di marche diverse sussistono minime differenze che possono incidere sul bilanciamento della vettura e sulla presenza di vibrazioni.

Il consumo delle gomme, come detto, varia a seconda di alcune caratteristiche dell’auto: in quelle a trazione anteriore si usurano maggiormente quelle davanti (generalmente a velocità doppia rispetto alle altre, in quanto hanno anche il compito di scaricare a terra la potenza del motore e di conferire la direzionalità alla vettura), mentre su quelle a trazione posteriore si consumano maggiormente quelle di dietro (anche se lo scarto in questo caso è minore rispetto a quello illustrato precedentemente).

In base a queste considerazioni, esistono quindi delle regole per l’inversione. Nelle auto a trazione anteriore, se i pneumatici sono simmetrici vanno invertiti in modo incrociato, mentre se sono asimmetrici le gomme anteriori vanno invertite con quelle posteriori, montandole però sullo stesso lato della vettura su cui erano in precedenza.

Nelle auto a trazione posteriore, se i pneumatici sono simmetrici gli anteriori vanno al posteriore invertendo i lati e i posteriori vanno davanti mantenendo i lati, mentre se i pneumatici sono asimmetrici gli anteriori vanno invertiti con i posteriori, anche in questo caso montandoli sullo stesso lato dell’auto.

Nelle auto a trazione integrale, se i pneumatici sono simmetrici i posteriori vanno all’anteriore invertendo i lati e gli anteriori vanno dietro mantenendo i lati, mentre se i pneumatici sono asimmetrici gli anteriori vanno invertiti con i posteriori, anche in questo caso montandoli sullo stesso lato dell’auto

PERCHÈ RICORRERE ALL’OFFICINA

Anche se l’inversione di pneumatici è un’operazione piuttosto semplice, occorre considerare che prima di effettuarla è altamente consigliata, quando non indispensabile, una corretta valutazione dell’usura del battistrada: ecco la ragione per la quale rivolgersi a gommisti professionisti e preparati. Solo se effettuata in modo appropriato, l’operazione sarà infatti in grado di garantire effettivi vantaggi in termini di durata e prestazioni delle gomme.

I nostri tecnici sono a disposizione per qualsiasi dubbio e consulenza anche per quello che riguarda i cerchioni e le ruote. Più in generale, sottoporranno i vostri pneumatici a check-up regolari e di elevato livello qualitativo. Inoltre, nel momento in cui si renderà necessario acquistarne di nuovi, sapranno consigliare con estrema competenza il modello più adatto alla vostra vettura e al vostro stile di guida.

Tra i servizi offerti , il controllo della pressione, il montaggio e lo smontaggio del treno di gomme invernali, il cambio delle gomme, la vendita delle catene da neve e dei pneumatici chiodati, l’equilibratura e il controllo degli angoli caratteristici delle quattro ruote e, infine, la vendita e di cerchi in lega delle principali case produttrici.

Portate con fiducia la vostra auto, la vostra moto o il vostro scooter: saremo a disposizione per una verifica dello stato di salute degli pneumatici.

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